Authentic Jazz & Charleston

Quando parliamo del Vintage Jazz – anche conosciuto come Vernacular, Authentic Jazz o, a volte, come Original Jazz – ci riferiamo al ballo Jazz degli anni ’20, ’30 e ’40 a differenza del “modern jazz dance”, contemporaneo, che ha influenze di passi e tecniche di balli contemporanei.

Il Vintage Jazz ha la sua origine nella cultura delle prime comunità africane negli Stati Uniti esattamente nei quartieri di Harlem, New York. Si contraddistingue per un ricco vocabolario di movimenti provenienti da diversi balli africani e afroamericani.

Come indica già il nome questo tipo di ballo viene ballato da solo e può avere uno stile libero e improvvisato o fare parte di una coreografia. Le coreografie più conosciute sono: Shim Sham Shimmy, il Big Apple e il Tranky Doo.

Le caratteristiche fondamentali di questo ballo sono l’individualità e il ritmo. Rispetto ai balli europei, il Vintage Jazz ammetteva al ballerino tanta libertà di improvvisazione su forma di numerosi e vari movimenti e angoli. Come nel Lindy Hop e negli altri balli swing, ogni ballerino ha uno stile unico che sviluppa man mano durante la sua vita. Essendo un ballo che si danza da solo, lo stile individuale diventa ancora più importante.

Secondo Alfred “Pepsi” Bethel – un famoso ballerino di vintage jazz e coreografo: “il ritmo nell’ambito del Vintage Jazz è più importante dei movimenti stessi. Non c’è un modo specifico per fare i movimenti dell’Authentic Jazz, l’importante è che il ritmo sia consistente.”